Note - Le Radio di Sophie - Notes

Annotazioni (una sorta di lento, lentissimo blog)

23 dicembre 2022 - Bilancio di un anno

Vorrei trovare una categoria, una comunità che sia in grado di salutare con soddisfazione l'anno che sta finendo. Noi delle radio d'epoca abbiamo avuto la nostra batosta - lo spegnimento delle onde medie Rai - da cui non ci siamo ancora ripresi. Per sentire qualcosa con le nostre vecchie radio dobbiamo ricorrere a antenne lunghissime, proprio come cento anni fa. Inoltre da qualche tempo il nostro mondo si è nuovamente "rimpicciolito": ciò che qualche anno fa si poteva acquistare senza problemi negli Stati Uniti o in Cina (parlo ovviamente di materiale elettronico valvole comprese), oggi non è più alla portata di tutti. I prezzi sono aumentati notevolmente, e pure le trafile burocratiche stanno rendendo spiacevole ciò che prima era l'indice di un mondo sempre più aperto e amichevole. Intanto abbiamo dovuto imparare nuovamente certe parole che sembravano del secolo scorso, tra cui "guerra", "nazionalismo", "corsa agli armamenti" eccetera. E come se non bastasse, spunta ancora una volta la violenza di genere, il razzismo e l'intolleranza, e non solo nelle nazioni a regime teocratico. Insomma per molti versi questo nostro mondo di inizio del XXI secolo somiglia in modo sinistro a quello di inizio del XX secolo. Speriamo che non vada avanti allo stesso modo. (L.M.)

11 settembre 2022 - Broadcast addio

Dopo un secolo di attività termina il servizio radiofonico per tutti. Niente come le trasmissioni in onde medie o lunghe possono rispondere alla definizione di "broadcast": trasmissione ad ampio raggio. Queste bande di frequenza furono scelte proprio grazie alla loro caratteristica di adattarsi al territorio. In Italia si adottarono le onde medie, più idonee alla copertura di un territorio complesso e montuoso, da dividere in regioni e bacini di utenza. In altri Paesi europei, come la Francia e la Germania, si utilizzarono anche le onde lunghe, adatte a propagarsi su vasti territori pianeggianti. Continua a leggere

30 settembre 2021 - Transistor, amico fragile

Nel 1954 è stata commercializzata la prima radio a transistor: una rivoluzione che cambierà per sempre il nostro rapporto con la radio. Io personalmente non ho mai posseduto un esemplare di quel famoso primo modello: la Regency TR1, ma nella mia sterminata collezione che mi riprometto sempre di riordinare e catalogare, ci sono alcuni pezzi rari, tra cui una delle prime radio a transistor arrivata in Sardegna, direttamente dagli Usa nel 1959. Quegli apparecchi, visti da dentro, somigliano molto alle radio a valvole: telaio metallico e transistor montati su zoccoli, non saldati... Continua a leggere

6 maggio 2021 - Situazione delle Onde Medie in Italia

Era il 1 maggio del 2004: me lo ricordo come fosse oggi. La Rai diffonde un comunicato laconico e inappellabile: le Onde Medie chiudono. Con buona pace degli affezionati ascoltatori proprietari delle vecchie radio a valvole. D'altronde una esigua minoranza. Da allora il programma di spegnimento è andato avanti sia in Italia sia in Europa e nel resto del mondo. Notizia di oggi è la chiusura di numerose stazioni storiche della BBC inglese: il fatto che anche la conservatrice BBC stia "decommissionando" i trasmettitori AM, compreso lo storico ad onda lunga (Radio 4 sui 198kHz), fa capire la situazione in cui ci troviamo, noi appassionati della vecchia tecnologia. Anche le FM non hanno una lunga prospettiva di sopravvivenza, tanto che sono già programmate le chiusure totali in Norvegia e in Svizzera, e anche in qualche parte del Nordest Italiano, dove la copertura con la radio digitale (DAB) sta procedendo rapidamente verso il 100%... (continua a leggere)

11  marzo 2021 - Ascesa e tramonto della radio d'epoca

Non ci si crederebbe oggi, ma ricordo bene che negli anni '70, nella mia cameretta da studente universitario, una volta si ruppe la gamba del letto dove dormivo e non trovai niente di meglio per rimettere le cose a posto che sostenere la rete con il mobile di una Radiomarelli RD196 MF, ciò che restava della radio di famiglia. Il resto: telaio, tastiera, trasformatori, valvole e altoparlante, avevo provveduto a distruggerlo negli anni precedenti, tra l'indifferenza generale. Tanto le radio a valvole non servivano più a niente: ora c'erano i complessi HiFi a transistor, freddi e potenti che non si guastavano (quasi) mai. Prima della Radiomarelli avevo avuto per le mani una Phonola 577, sempre di famiglia. Era la radio di cucina, suonava dalla mensola del caminetto. La somma del calore emesso dal focolare più quello della piccola radio bollente sono parte dei miei cari ricordi d'infanzia. Poi fu sostituita da una radiolina a transistor con due pile "torcetta" da 3 volt. Via via che si scaricavano le pile occorreva cercare nella stanza un posto e un'angolazione dove si riuscisse a captare qualcosa. Spesso l'angolazione e la posizione erano precarie, la radio cadeva e si spaccava, e soprattutto si spezzava la bacchetta di ferrite. Io che già a 12 anni ero il "tecnico" di casa provvedevo a incollare il tutto aggiungendo qualche elastico per maggior tenuta. Dopo pochi mesi quella radiolina era impresentabile, ma suonava ancora egregiamente... (continua a leggere)

07 luglio 2016 - Scale parlanti sempre più vuote

È di oggi la notizia dello smantellamento imminente dell'antenna di Monte Ceneri, in Svizzera. Spento ormai da otto anni, lo storico trasmettitore a onde medie aspettava solo l'avvio della rottamazione vera e propria. Cosa che si farà a partire dall'11 luglio. Ci vorranno alcuni mesi per smantellare e portar via 254 metri di acciaio. Monteceneri, come Beromünster e tanti altri nomi, hanno popolato per quasi un secolo gli elenchi delle stazioni ricevibili con le nostre radio. Erano i misteriosi nomi delle scale parlanti, che evocavano luoghi lontani ed esotici, e spesso si animavano, specie nelle notti estive, quando gli scherzi della propagazione permettevano anche a noi del sud Italia di captare qualcosa proveniente dall'Europa. Mi viene da pensare che le Onde Medie fossero la gamma radio più democratica: ricevibili da tutti, con qualunque mezzo comprese le galene e i mitici ricevitori da trincea: uno spezzone di filo, una lametta da barba, una spilla da balia e una cuffia del telefono da campo.

Ancora si parla di galene, e ancora molti ragazzi del liceo mi chiedono aiuto per una tesina basata su questa semplice tecnica. Anche io feci qualcosa del genere tanti anni fa. Ora la risposta da dare è: lascia perdere, molto probabilmente nella tua zona anche la migliore radio a cristallo è destinata a restare muta. La radio non è più alla portata di tutti, sebbene sia ricevibile con qualunque smartphone o computer o DAB o altro. (L.M.)

07 giugno 2015 - Un grande lavoro con tanti ostacoli

Proprio oggi l'Editore mi ha annunciato di aver avviato la distribuzione del libro Tubi a vuoto di Nicola del Ciotto. Credo che ci voglia un grande coraggio, nel 2015, per pubblicare un manuale del genere, che tratta finalmente gli argomenti tecnici senza le solite metafore dei rubinetti aperti-chiusi e via dicendo. Qui ci sono equazioni, grafici, diagrammi rigorosi. Ma c'è anche una trattazione leggera, gioviale, tipica di chi conosce la materia, l'ha insegnata e maneggiata per anni e capisce quali sono i punti importanti da far notare. Insomma c'è la mano del Maestro. Sono stato io a convincere l'autore e l'editore, e me ne prendo la parte di merito che mi spetta. Quando abbiamo pubblicato le prime dispense di del Ciotto, sinceramente pensavo fossero troppo impegnative per i nostri lettori. Invece hanno avuto un grande successo, il che dimostra che bisogna avere fiducia nel pubblico, quando si fanno le cose per bene. Il risultato è un bel manuale, ricco di spunti e approfondimenti, che non disdegna il lato pratico della tecnica, e illustra tutto con abbondanza di immagini, foto, schemi pratici.

Trattandosi di un libro tecnico complesso e ricco di formule e diagrammi, i problemi tipografici non sono mancati. L'ultimo, di questi giorni, è apparso a stampa già avvenuta: alcuni schemi e diagrammi risultano poco leggibili a causa del tratto troppo esile con cui sono stati realizzati. Non è responsabilità dell'editore o del tipografo, che hanno ricevuto l'impaginato già pronto e bloccato, e neppure dell'autore, che ha continuato a utilizzare i suoi programmi "cad" che l'hanno servito per anni. Il problema è insito nel trasferimento dell'informazione da un sistema a un altro, che in questo mondo complesso provoca a volte risultati inaspettati. Dopo un primo disorientamento, d'accordo tra Autore, Editore e noi delle Radio di Sophie si è deciso di mettere comunque in distribuzione il libro, corredandolo di un cd-rom che contiene il file pdf dell'impaginato, dove grafici e diagrammi sono ben visibili e stampabili singolarmente.

Ringrazio di cuore Nicola del Ciotto, l'editore Xedizioni e tutti coloro che vorranno acquistare la loro copia del libro, e che utilizzeranno il cd-rom come utile complemento, senza distribuire copie non autorizzate del contenuto. (L.M.)

06 febbraio 2014 - Vecchie associazioni, nuove realtà

Siamo all'inizio dell'anno, e come sempre ricevo, insieme al primo numero di qualche rivista di varie associazioni, anche un bollettino postale con l'invito a rinnovare l'iscrizione. Non sono cifre molto alte, ma ogni volta mi viene da pensare: cosa ottengo in cambio? Il bollettino mensile o bimestrale, stampato più o meno bene e contenente, oltre ad alcuni articoli interessanti e ad altri riempitivi di varia natura, notizie su manifestazioni del settore, fiere, riunioni, anniversari. Molte di queste notizie sono in genere già vecchie quando arriva il notiziario, altre sono facilmente rintracciabili sul web. Ecco come viene spesa la mia quota associativa. Penso a questo ogni volta che, una sera dopo l'altra, sbrigo la posta relativa a questo sito: richieste di schemi, di consulenze, di aiuto anche dall'estero che portano spesso a lunghe corrispondenze con i singoli appassionati, fino a venire a capo di problemi intricati. Ci penso quando organizzo l'aggiornamento settimanale, controllo, formatto, impagino, rinfresco qualche pagina. Con tanta soddisfazione e qualche grazie ogni tanto. Le statistiche dicono che Le Radio di Sophie viene visitato da qualche migliaio di persone al giorno, che leggono gli articoli, frequentano il forum scaricano la documentazione gratuita. Tutto bene, ma... tutto ciò costa. In termini di tempo, denaro, impegno, server, scanner, forum, linee dati, backup eccetera. Cosa ne dite di considerare anche questo sito come una rivista a cui siete abbonati? Come un servizio per il quale offrire una ricompensa? Qui non c'è una redazione, ma col vostro aiuto potrebbe esserci. Potremmo dare lavoro a uno-due giovani che imparino il mestiere, portino avanti le mille iniziative che affollano il mio hard disk e che seguo quanto e come posso con l'aiuto di Stefania, e che magari possano prendere il nostro posto quando decideremo di volerci riposare un po'. Abbiamo ancora tanto da fare e tanto da insegnare, col vostro aiuto. Per questo le vostre donazioni sono gradite, e vi promettiamo che le metteremo a frutto nell'interesse di questa comunità. Grazie! Intanto Le Radio di Sophie si avvia a compiere il suo tredicesimo anno, e anche io ho il mio compleanno, 62, domani. Leonardo

02 maggio 2013 - nasce Xedizioni

Come sapete, finora abbiamo commercializzato i nostri cd-rom, dvd e libri direttamente attraverso il nostro sito. Questo sistema, apparentemente comodo e diretto, può andare bene per pochi titoli e pochi articoli venduti, ma diventa pesante (oltre che non chiaro dal punto di vista fiscale) quando aumenta il catalogo e le richieste. Inoltre, non essendo una vera e propria casa editrice non possiamo presentarci alle fiere né vendere attraverso i canali editoriali online, né accedere alle agevolazioni e alle eventuali sovvenzioni per l'editoria (che si riflettono in vantaggi per chi acquista). Da tempo sentiamo questo problema, e abbiamo tentato di risolverlo qualche tempo fa appoggiandoci a un sito editoriale (PetitesOndes), che però non è stato in grado di rilevare e distribuire la nostra produzione, ma solo di curare la stampa e l'edizione dei libri.

Ora tentiamo nuovamente, approfittando dell'imminente nascita di una nuova realtà editoriale: la Xedizioni. Si tratta di un'impresa nata dall'associazione di alcuni giovani professionisti, competenti nei vari rami dell'editoria, che ovviamente, come tanti giovani, stanno cercando uno sbocco nel mondo del lavoro. Dato che conosciamo alcuni di loro, abbiamo deciso di trasferire sul nuovo sito, quando nascerà, tutta la nostra linea editoriale (cd, dvd, libri). Avremo finalmente la possibilità di stampare dei bei libri a colori (uno è già in preparazione), potremo fornire ai visitatori strumenti di vendita più avanzati (carrello per acquisti online ecc.) e potremo avvalerci delle agevolazioni che spettano agli editori per le spese postali.

Tutto questo alla luce del sole (finalmente!) con vantaggi per tutti, specie per voi appassionati, che potrete fare i vostri acquisti a prezzi forse migliori e più comodamente, per i giovani che stanno lanciando un'iniziativa nella quale abbiamo deciso di credere, e per noi che avremo un po' meno da fare. Un in bocca al lupo a Enrica, Guido, Sara, Elisabetta, Caterina che stanno lavorando a questo progetto! L&S

 

29 dicembre 2011 - andiamo a 140 all'ora!

Il nostro provider ci fornisce, con una piccola spesa aggiuntiva, le statistiche sul traffico e su tutta l'attività del sito, spingendosi fino al più piccolo dettaglio. Alcuni dati sono significativi, specie le medie e i totali. Per esempio, nelle ore di punta la media di visite al nostro sito sfiora ormai le 140/h, per un totale giornaliero di oltre 2000 contatti. Sono numeri impressionanti per un sito come il nostro, fatto a mano e con un budget molto limitato. Sappiamo anche che le dispense dei nostri libri vengono scaricate con regolarità da circa 200 lettori, oltre ai tanti occasionali, e così via.

Questi dati ci incoraggiano, ci guidano, e ovviamente ci responsabilizzano. Le Radio di Sophie ha conquistato un posto importante nel panorama italiano (ed europeo) dei siti dedicati alla Radio, grazie alla passione e a un impegno quasi quotidiano. Siamo consapevoli che questo primato potrà essere mantenuto solo a spese di un impegno crescente e di una continua ricerca. Le idee ci sono e sono tante. Vediamo di costruire qualcosa anche per questo prossimo 2012 (Maya permettendo s'intende!) (L&S)

 

 4 aprile 2011 - Le Radio di Sophie  compie 10 anni

Non amiamo le celebrazioni, ma ci piace comunque fare un bilancio, anche perché vorremmo andare avanti, e soprattutto farlo nel modo giusto. Dal 4 aprile del 2001 nel mondo della radio d'epoca sono cambiate tante cose, alcune delle quali in modo negativo, per esempio la riduzione drastica delle trasmissioni in onde medie e il passaggio alla televisione digitale. Colpi dolorosi per i collezionisti e gli amatori dei vecchi apparati riceventi, specie le radio anteguerra e i delicatissimi ricevitori a cristallo. Altri cambiamenti invece sono stati positivi, e li dobbiamo anch'essi alle nuove tecnologie. Basti pensare alla diffusione della rete ADSL, che permette di trasmettere informazioni, immagini, file, a una velocità impensabile dieci anni fa. La prima versione di questo sito era ospitata da un  server il cui affitto costava un sacco di soldi, era lentissimo e poneva un limite di 50MB sull'ingombro totale; ora abbiamo largamente superato il gigabyte e spendiamo meno di cento euro all'anno su un server velocissimo. Certo, avremmo potuto adeguarci meglio a questi cambiamenti, modificando la veste grafica per rendere le pagine più accattivanti e di impatto. Ci ripromettiamo di fare qualcosa nei prossimi tempi, almeno l'essenziale. Per esempio levare la colonna dell'indice di sinistra, incompatibile (pare) con i palmari e alcuni tablet, e comunque causa di numerosi pasticci. E' una promessa. Un'altra promessa è quella di accorpare al sito la galleria delle immagini, ancora ospitata su un server esterno e poco affidabile, e nell'occasione di rinnovare anche quella con l'aggiunta di numerose foto che si sono accumulate nel frattempo.

Sul piano dei contenuti non c'è molto da dire: parlano i fatti. I fatti dicono che il sito è basato ormai su oltre 5000 file (tra pagine e illustrazioni), con oltre 2000 collegamenti interni e quasi 1000 collegamenti esterni, ossia i siti che si possono visitare partendo dal nostro. Dunque un vero e proprio portale, come si usava dire qualche tempo fa. A noi piace considerarlo come una sorta di rivista, come quelle che compravamo in edicola e sfogliavamo anni fa. Per questo curiamo che l'aggiornamento sia settimanale, proprio per fornire quella sensazione di uscire ogni volta con un "numero nuovo". Abbiamo lavorato molto soprattutto sul fronte della tecnica, che era la vocazione e la missione iniziale (vedi in fondo a questa pagina) e su quello della documentazione, nel quale possiamo dire di avere raggiunto degli ottimi risultati. Il forum è stato, ed è tuttora, un vero successo.

L'elenco delle cose fatte, iniziate, finite e archiviate, è fonte di un certo orgoglio: 4 libri, 10 cd-rom, la riproduzione di numerosi documenti in forma digitale scaricabile liberamente, di alcuni libri e tutti i bollettini tecnici Geloso; numerosi progetti e alcuni kit di montaggio, tra cui la famosa radio a cristallo che ha avuto un enorme successo, e il microtrasmettitore AM, cose che purtroppo abbiamo dovuto smettere di preparare per mancanza dei pezzi necessari. Ora c'è l'iniziativa dei libri "a dispense", un trucco per distribuire delle copie "pirata" senza essere troppo pirateschi, e da oggi abbiamo messo online il catalogo di tutta la nostra biblioteca, oltre 650 volumi di cui è possibile vedere la copertina e l'indice, ed eventualmente richiederci degli estratti. Insomma, le cose procedono, con costanza e tenacia.

In tutto questo lavoro siamo stati aiutati in modo determinante da tanti amici. Preferiamo non fare qui i nomi, per la paura di dimenticarne qualcuno o di mettere sullo stesso piano contributi notevolmente differenti. Ma basta scorrere la pagina delle novità, una specie di "diario di bordo" nel quale abbiamo annotato tutto il lavoro fatto e i nomi di tutti i contributori esterni, per rendersi conto di quanti nomi e di quanta mole di lavoro, quasi sempre ad alto livello e sempre disinteressato. Un ringraziamento globale è doveroso e sentito, insieme con un invito a proseguire.

Infine, come nelle trasmissioni televisive, un'occhiata all'auditel. Esistono dei servizi web che forniscono le statistiche e ti permettono di capire quanti utenti visitano le tue pagine, e a cosa sono interessati maggiormente. Da uno di questi servizi risulta che Le radio di Sophie è visitato ogni giorno in media da 536 utenti, che guardano in media 876 pagine. Di gran lunga il sito di radio d'epoca più visitato in Italia, uno dei principali d'Europa. E comunque, a parte le statistiche, i riscontri sono tangibili, per esempio il successo dell'ultimo sondaggio (ancora in corso), sul prossimo libro da digitalizzare. A proposito, sarà bene metterci al lavoro...

Un grosso, grossissimo grazie a tutti voi! (L&S)

 

3 dicembre 2009 - Addio vecchia lampadina!

Tra le tante cose che scompaiono per sempre, tantissime negli ultimi anni, c'è anche la lampada a filamento, la cui morte è stata decretata, in modo graduale, a partire dal 2009 per completarsi nel 2012. Viene sostituita dalle lampade tecnologiche che consumano indubbiamente meno, e pare che durino di più. Sono in arrivo anche le lampade a led, ancora più efficienti e durature. Io ho qualche dubbio sul reale vantaggio di questa rivoluzione, che da un lato assicura un risparmio energetico ma dall'altro produce un certo inquinamento, dato che ogni nuova lampada prodotta contiene una piccola quantità di mercurio e di metalli pesanti che andrebbero smaltiti in modo adeguato. Un'altra caratteristica delle lampade tecnologiche, almeno di quelle che ho in casa e in laboratorio, è che emettono radiofrequenza in grande quantità, specie all'accensione, e disturbano le povere radio a onde medie ma anche la ricezione della tv digitale terrestre. Insomma, si risparmia un po' ma si sporca un po' di più. Tra l'altro la lampada a basso consumo costituisce quasi un invito allo spreco, un po' come capita con le sigarette "light": se ne fuma qualcuna in più tanto sono leggère. Si tengono le luci accese tanto consumano poco, e poi accendendo e spegnendo continuamente queste lampade non vanno mai a regime...

Io conservo da anni una vecchia lampadina con filamento di carbone, costruita secondo il brevetto Edison nei primi anni del '900, prima dell'avvento del tungsteno. Si vede chiaramente che è usata: lo dimostra l'annerimento del bulbo dovuto all'emissione elettronica durante il funzionamento (si deve all'osservazione di questo annerimento la scoperta dell'effetto Edison, e la conseguente invenzione del diodo a vuoto da parte di Fleming).

Non avevo mai osato accenderla prima d'ora, nel timore che la delicata spirale potesse vaporizzarsi o "fulminarsi" istantaneamente. Ma per celebrare adeguatamente il funerale di un'epoca storica, che ha portato con sé oltre alla luce abbondante e a buon prezzo anche la valvola e quindi la radio e tutto il resto, ho deciso di accendere per un breve periodo la mia vecchia lampada. Naturalmente non l'ho collegata alla rete, ma l'ho alimentata gradualmente con un trasformatore variabile. Le immagini di qua sotto testimoniano il funzionamento della vecchia, cara, semplice e romantica lampadina. (L.)

 

14 Febbraio 2007 - Consulenze e vecchi ricordi

Ricevo ogni giorno per e-mail alcune richieste di consulenza tecnica, ed altre ne leggo sul forum, in questo periodo attivo e ben frequentato. Alcuni dei quesiti, ben documentati e ben scritti, mi stimolano a studiare e approfondire dettagli tecnici e schemi inusuali, tanto che spesso mi sento inadeguato a fornire una risposta e comunque mi devo impegnare per riuscire a inquadrare il problema. Poi ci sono i quesiti sensati, basati su sintomi ben definiti e misure già effettuate. Di queste richieste sono molto grato a chi me le sottopone. E poi, però, ci sono le richieste ed i quesiti improponibili, tipo "la radio non funziona, cosa sarà?", oppure "le valvole si accendono ma... niente!". Peggio ancora sono quelli che sostengono di "aver sostituito tutti i condensatori e tutte le resistenze" nella speranza di risolvere il guasto senza doverlo capire. Spesso questi messaggi (in genere non firmati) sono scritti in modo sgangherato, con lo stile degli sms e con un uso spropositato di punti esclamativi, maiuscole e puntini di sospensione. Il che mi fa pensare che l'interlocutore sia un giovane pieno di entusiasmo. Io, dovete darmene atto, cerco sempre di dare una risposta adeguata a tutti e di non scoraggiare nessuno, ed infatti tante volte capita che lentamente, con successivi rimbalzi di e-mail, riusciamo a individuare il problema e risolverlo. Talvolta però ho l'impressione che l'interlocutore, oltre ad essere totalmente ignorante e poco attrezzato, non voglia realmente addentrarsi nell'affascinante mondo della tecnica, ma utilizzi questo canale con la speranza di avere una ricetta facile e di sicuro successo, tipo: "se il volume è basso devi sostituire il pezzo x", oppure "gira la vite y". Purtroppo non funziona così! La radiotecnica richiede competenza: un minimo di fisica giusto per saper scrivere la legge di Ohm dritta e rovesciata e avere un'idea di cosa sia un condensatore; un pochino di elettrotecnica per poter usare un tester, e poco altro. Oltre, naturalmente, al cervello. Queste storie mi riportano alla mente vecchi ricordi di radiotecnici di tanti anni fa, che imparavano "a bottega" seguendo le istruzioni del titolare, il quale avendone viste tante, guardava la "Domino" e diceva: "qui si brucia sempre la resistenza di griglia della EF89", e per il piccolo Eurphon aveva sempre pronta una scorta di trasformatori d'uscita "tanto si interrompe sempre quello", e così via. E se non bastava il tecnico anziano c'era il bancone del negozio di ricambi, dove tutti, avventori e commessi, facevano a gara a darti consigli. Poggiavi il tuo pezzo guasto sul banco o chiedevi il ricambio al commesso, e immediatamente venivi sommerso da domande: "per quale televisore è?", "che difetto ha?", "mmmh, strano, in quel modello se parte il BU108 allora sicuramente devi cambiare anche...". Tante ne ho imparato in questo modo, ascoltando umilmente commenti, consigli e origliando i discorsi degli altri. Ho conosciuto alcuni tecnici che si vantavano di non aver mai dovuto consultare uno schema di radio, tanto potevano andare a "colpo sicuro". In quel caso la "pratica" era tanta, e sostituiva in parte la "grammatica". Oggi, purtroppo, non è più così. L'ignoranza non è più ammessa per chi vuole coltivare questo affascinante hobby. Esistono libri, siti internet, documentazione a valanghe, molta più di quello cha sarà mai possibile leggere. Per questo vi imploro, prima di scrivermi "la radio è muta, cosa sarà?", provate a fare qualche primo passetto con le vostre gambe, studiando le pagine tecniche di questo e di altri siti (gratis), leggendo qualche buon libro, prendendo confidenza con il tester e con la legge di Ohm. Grazie. (L.)

 

25 Ottobre 2005 - L'anello al naso

Il 2004 fu l'anno, triste per tanti di noi, in cui il Governo italiano decise di spegnere la maggior parte delle trasmittenti nazionali ad Onde Medie. Moltissimi non se ne sono neppure accorti, altri hanno preso la cosa con sereno fatalismo: "è il nuovo che avanza e spazza via il vecchio". Ora siamo alla fine del 2005, e purtroppo c'è ancora dell'altro nuovo che avanza. Si tratta del digitale terrestre. Per chi abita in Sardegna e in Val d'Aosta il prossimo 31 gennaio sarà una data fatidica: la data dello switch-off. In altri termini, secondo un decreto legge che si ispira ad una direttiva europea, le trasmissioni televisive analogiche verranno sospese e sostituite da quelle digitali, con innumerevoli vantaggi per tutti (a detta del ministro). Maggiore qualità, maggiore offerta, interattività, possibilità di avviare sistemi "pay per view". Insomma, tutto ciò che viene offerto ormai da anni dalla televisione satellitare, con grande soddisfazione di tanti utenti che hanno scelto liberamente di allacciarsi al servizio. Ma ora la situazione è diversa. Il digitale terrestre non è una scelta: è un obbligo. Se sei sardo o valdostano e vuoi continuare a vedere i normali canali RAI e Mediaset dopo il 31 gennaio 2006, devi acquistare e collegare il decoder. In seguito toccherà anche alle altre Regioni. Certo, c'è il contributo statale che copre quasi tutto il costo dell'acquisto, ma restano alcuni euro da versare subito ed una serie di inconvenienti che ti rimarranno per sempre:

  1. Per ogni televisore serve un decoder. Se hai in casa tre televisori, come spesso succede (salotto, cucina, camera da letto), prima o poi dovrai comprare altri due decoder. Anche se per te il denaro non è un problema, potrebbe essere un problema gestire nuovi cavi, nuovi telecomandi, smart-card eccetera, specie se sei anziano e non hai più la mente tanto elastica. Tutto ciò magari per continuare a vedere il TG1 e "Porta a Porta".

  2. Il decoder digitale decodifica solo se il segnale è ottimo. Se l'antenna non è perfetta, se insomma sei abituato ad accontentarti di un segnale non troppo buono, tanto con quello che c'è da vedere in tv... bene, in questo caso preparati a non vedere più nemmeno quel poco che l'antenna sul balcone ti permetteva, oppure a sborsare il denaro necessario a far installare un buon impianto.

  3. Addio televisorini portatili, in campeggio e nella casa al mare. Oppure abituati a portarti dietro decoder, antenne, cavi scart e telecomandi. Certo tra breve tutti i televisori saranno dotati di decoder incorporato, così potrai buttare via il vecchio "5 pollici" che ti permetteva di guardare il gran premio di F1 in campagna o sotto l'ombrellone...

  4. Addio possibilità di registrare una trasmissione mentre ne guardi un'altra. Il vecchio VHS o il moderno DVD recorder appena acquistato accettano solo segnali TV analogici oppure segnali digitali già decodificati. Dovrai comprare un nuovo decoder (ancora!) o rinunciare a registrare dai canali digitali.

  5. Preparati a dover sborsare quattrini per qualunque "evento" ti possa interessare. Se sei un appassionato di calcio, sicuramente lo fai già (3 euro a partita?). Ora appaiono già i film "premium" (4 euro l'uno), poi ci saranno i concerti, poi i "reality" e poi ancora tutto ciò che può essere venduto. E sulle reti gratuite cosa resterà? Resterà un po' di informazione, i telefilm americani, gli sport minori e la pubblicità per i canali a pagamento...

  6. Ed infine: preparati ad essere schedato. Ogni volta che paghi per un servizio qualcuno sa chi sei e cosa stai comprando. Sarà ancora più facile venderti delle altre cose, una volta che il "box" interattivo avrà spiattellato al "provider" i tuoi gusti in fatto di cinema, sport, intrattenimento, musica.

I grandi centri commerciali della Sardegna stanno facendo fronte in questi giorni all'enorme richiesta di decoder da parte degli utenti. Dappertutto c'è la fila: gente fiduciosa che fa la coda per ritirare un bel dono, previa compilazione del modulo, esibizione di documenti, codice fiscale, ricevuta dell'abbonamento RAI e pagamento di una "piccola quota" (da 5 a 25 euro a seconda del modello scelto). Tutti i dati vengono inseriti nel database nazionale. Se tutto va liscio ti allontani soddisfatto con la tua bella scatola sotto braccio. Ma ho visto anche gente disperata che non trova più il tesserino del codice fiscale ("serve l'originale", ammonisce la solerte impiegata). C'è anche qualcuno che, per poter usufruire dello sconto sul decoder, corre prima a pagare l'abbonamento RAI che aveva evaso allegramente per decenni! Alcuni sono stati costretti a tornare più di una volta, a causa di numerosi problemi e malintesi del genere. Ma poi alla fine tutti ce la faranno, sicuramente.

Se sapessi disegnare rappresenterei la scena che ho appena descritto come una coda di gente che aspetta di entrare in un ufficio. Entrano da una porta ed escono da un'altra: persone felici con un bellissimo anello al naso e una meravigliosa sveglia al collo! (L.M.)

 

10 Novembre 2004 - Precisazioni

Vorrei approfittare di questo spazio per precisare alcune cose, che forse non sono chiare a chi visita o frequenta questo sito. Soprattutto mi rivolgo a quelli che ci scrivono esordendo con un "spett.le Ditta" e con il linguaggio formale delle lettere commerciali all'"italiana": "PregoVi voler inviare presso il seguente N/S indirizzo...", magari per chiedere uno schema gratuito o un auricolare piezoelettrico. Ma mi rivolgo anche a quelli che ci tempestano di e-mail, una di seguito all'altra finché non rispondiamo, con il piglio di chi si rivolge allo sportello del solito ufficio pubblico, dietro al quale sta un impiegato indolente, assenteista e strapagato: "Vi scrivo per la terza volta, nella speranza, questa volta, di avere una risposta...". A tutte queste persone vorremmo precisare quanto segue:

  1. Le Radio di Sophie non è una ditta. E' solo un sito web, gestito da due coniugi appassionati che hanno deciso di dedicare parte del loro tempo libero al mantenimento delle pagine, alla documentazione, alle consulenze eccetera, con vantaggio proprio e dei visitatori. Non c'è uno "staff", ma solo una attività costante di aggiornamento. Preferiremmo dare del tu a tutti e comunque mantenere un rapporto il più possibile informale.

  2. Il servizio schemi, che come sapete è gratuito per voi, ha per noi un certo costo in termini di ore e di spese vere e proprie: ogni giorno riceviamo dalle 2 alle 6 richieste di schemi, spesso con indicazioni vaghe che ci portano a dover effettuare delle ricerche in diversi database. Si tratta di oltre 1500 richieste all'anno, la maggior parte delle quali vengono evase positivamente, con nostra grande soddisfazione. Se qualche volta non rispondiamo entro 24 ore, ciò è dovuto al fatto che non abbiamo avuto il tempo di effettuare le ricerche, o che siamo lontani dal terminale, in viaggio o altro. 

  3. Poi ci sono le consulenze, che spesso vengono richieste privatamente per e-mail; talvolta semplici, altre volte complesse o assurde. Il nostro impegno è comunque massimo nel cercare di dare una risposta a tutti, e almeno di mettere sulla giusta strada quelli che appaiono completamente sbandati. Fortunatamente in questo campo siamo aiutati da alcuni amici disinteressati, che si prendono la briga di rispondere attraverso il forum, o anche privatamente.

  4. Infine c'è l'aspetto "commerciale" del sito, quello che riguarda il mantenimento stesso dei servizi, la vendita dei cd-rom e del materiale vario. Questo aspetto, che spesso pare mascherare tutto il resto, è visto da noi sempre come un servizio, e però non possiamo offrirlo gratuitamente perché anche per noi ha un costo. Costa l'affitto degli spazi web, del forum e degli altri servizi offerti da terzi, costano gli scanner, i PC e le attrezzature che usiamo per acquisire, conservare, catalogare il nostro materiale; costano i libri e gli schemari che continuiamo a procurarci per accrescere il database; costano i CD-rom di dati che acquistiamo dall'estero per fornirvi anche gli schemi inglesi, francesi eccetera. Infine costa la linea ADSL che utilizziamo a tempo pieno per mantenere il sito attivo, presente e continuamente on-line.

La risposta a questo lavoro appassionato è la vostra stima e gratitudine, che ci arrivano esplicite e calorose dalla maggior parte di quelli che chiedono e ottengono ciò di cui hanno bisogno; da alcuni di voi abbiamo anche ricevuto delle tangibili prove di affetto e di amicizia, sotto forma di documentazione gratuita, componenti ed altri regali. Dagli altri, quelli che pensano che il nostro sia un servizio "dovuto", e che sospettano di chissà quale nostro interesse venale, vorremmo almeno una parola: "grazie". Magari sul guestbook, in modo che lo vedano tutti. (L&S)

7 Maggio 2004 - Onde Medie addio!

Dal 15 maggio 2004 la Rai, seguendo un piano di razionalizzazione delle risorse, cessa la diffusione di Radio2 e Radio3 sulle bande delle Onde medie. Si potrà ascoltare, a reti unificate, Radio1 con la programmazione regolare e quella dedicata alle sedi regionali. In seguito verranno "razionalizzate" anche le trasmissioni sulle Onde Corte. Penso di interpretare il pensiero di molti appassionati di radio d'epoca, di radio a cristallo e di radio in generale, se accolgo la notizia con un silenzioso grido di dolore. Era inevitabile, se ne parlava da anni, le trasmissioni in AM hanno fatto il loro tempo. Ora la radio si ascolta in FM, via Internet, da Satellite, in Digitale: non si possono continuare a dissipare risorse energetiche trasmettendo su canali obsoleti dei segnali che arriveranno irrimediabilmente disturbati, distorti, con fedeltà del tutto inaccettabile. E' vero. Ma è anche vero che fino a ieri alcuni di noi hanno continuato ad ascoltare Radio3 con la loro vecchia radio a valvole, assaporando piacevoli concerti e pacate conversazioni condite con quel calore umano che emana dalla vecchia tecnologia, talvolta ci siamo goduti l'ascolto di Caterpillar su Radio2 con la radio ancora sul banco di riparazione, mentre ci dedicavamo al restauro del bel mobile in noce; altre volte, terminata la nuova versione della radio a cristallo, l'abbiamo sottoposta a collaudo cercando quante stazioni fosse possibile ricevere, specie Radio3 che da noi arriva debole e sovrapposta a un'emittente algerina. Ora passiamo al sistema "monorete", torniamo indietro ai primi anni della radiodiffusione, quando "la radio" riceveva un solo programma in lingua italiana, e per giunta bisognava equipaggiarla con un'antenna di 20 metri, altrimenti si sentivano solo scariche e crepitii. Ma allora le onde medie cominciavano la loro gloriosa carriera di diffusione dell'informazione, dell'intrattenimento, delle grandi imprese sportive. Allora c'era tanto entusiasmo, oggi c'è solo tanta malinconia. (L.M.)

4 Aprile 2003 - Secondo compleanno

Mantenere un sito web è un po' come coltivare un orto. Non basta averlo creato, dissodato, recintato, seminato eccetera. Per mantenerlo attivo e produttivo l'orto va curato ogni giorno, eliminando le erbacce, piantando le verdure di stagione, preparando il terreno per le semine della prossima stagione e così via... E' questa la sensazione che proviamo dopo due anni, ben consci che con questa attività non si può mai vivere di rendita. La differenza rispetto all'orto è che il sito web cresce continuamente, via via che vi si aggiunge materiale nuovo, tanto che  tra breve, per motivi di spazio saremo costretti ad abbandonare questo indirizzo per passare al nuovo dominio http://www.leradiodisophie.it  L'indirizzo è già attivo ed il sito è in costruzione. Sarà come questo, con qualche miglioria estetica, un po' d'ordine e tante novità. A presto nella nuova casa! L&S

8 Settembre 2002 - Statistiche

Giocherellando con il programma che uso per creare e modificare queste pagine, ho scoperto che è possibile avere un report sulla struttura del sito. Dunque, a parte le Gallerie, il Forum e il Guestbook che sono su siti differenti, "Le Radio di Sophie" conta al momento attuale ben 87 pagine HTML + 438 immagini, per un totale di 16.670KB di dati, collegate da 1206 link ipertestuali interni. Siete sicuri di avere visto tutto ciò che c'è da vedere? Noi stiamo facendo il possibile per tenere in ordine il tutto. L&S

4 aprile 2002 - Le Radio di Sophie compie un anno

Grazie a tutti quelli che ci seguono, ci lasciano messaggi nel libro degli ospiti e nel forum, ci inviano progetti, idee, richieste di schemi e di consulenza, ed anche a quelli che di tanto in tanto ci fanno una semplice visita. Grazie anche a chi mantiene il server di Tiscali, gratuito e veloce, ai gestori degli altri servizi (Guestbook, WebCounter, Forum e Webring), tutti gratuiti, discreti ed efficienti. Evviva Internet che ha permesso tutto ciò! Leonardo e Stefania

9 febbraio 2002 - I contributi esterni sono graditissimi!

Il nostro sito sta crescendo e si sta affermando. Lo dimostrano i numerosi interventi sul forum, le firme ed i commenti nel libro degli ospiti e il contatore delle visite, che ormai si incrementa al ritmo di circa 50 unità al giorno (ed è di quelli onesti, che non contano i "refresh"). Ma soprattutto lo dimostra una piacevole novità: cominciano a pervenire contributi da parte di appassionati esterni. Ha cominciato Ottavio Cocco, collezionista di Cagliari che ci ha messo a disposizione alcuni suoi pezzi, ora esposti nelle nostre gallerie. Poi Luciano Loria è intervenuto con dei progetti belli e stimolanti, che abbiamo prontamente pubblicato nella sezione "radio a cristallo". Ora è la volta di Riccardo Lavecchia, che ci ha inviato le foto ed un articolo sulla sua bella radio CGE 4110 FM... Noi non possiamo fare altro che ringraziare ed incoraggiare gli altri:  inviate articoli, foto, trucchi, suggerimenti. Cerchiamo di dare tutti un contributo alla diffusione dell'informazione, in modo da sviluppare la cultura della radio d'epoca insieme al collezionismo.

5 ottobre 2001 - Sito commerciale?

Qualcuno considera Le Radio di Sophie un sito commerciale, perché tra le altre cose mettiamo qualcosa in vendita. Sembra che questa connotazione sia anche da intendere come vagamente negativa ("è un sito commerciale, ma tutto sommato..."). Insomma, a quanto pare l'immagine del commerciante in Italia ha ancora qualcosa di losco, come se la sua occupazione fosse quella di aggredire la gente per portargli via i soldi. Se poi si tratta di hobby, allora la faccenda diventa ancora più delicata: il commerciante è uno che approfitta delle passioni della povera gente per fargli pagare "carissimo" ciò che dovrebbe invece essere gratuito ed alla portata di chiunque. Fortunatamente basta dare un'occhiata al nostro "guestbook" per renderci conto che la maggior parte dei nostri frequentatori capisce benissimo lo spirito che ci anima. Fare le cose in modo professionale fa solo bene, anzi è l'unico approccio "vincente" per chi vuole coltivare la propria passione mettendo a disposizione degli altri le proprie risorse, senza ipocrisie da sacerdote, e senza sbandierare in giro abnegazione e sacrificio degni di ben altre cause...

19 settembre 2001 - Siti internet italiani

Permettetemi una breve considerazione circa la situazione dei siti internet italiani dedicati alle radio d'epoca, o più in generale a qualunque settore amatoriale "di nicchia". Qualche notte fa, dopo avere fatto il mio solito giro tra i soliti tre siti conosciuti, ho deciso di provare a "snidare" tutto il possibile materiale web esistente in Italia sull'argomento. In effetti, se confrontiamo la situazione italiana con quella di altri paesi occidentali, sembra assurdo che i principali motori di ricerca, attivati con parole chiave come "radio d'epoca", "valvole", "radio antiche" eccetera diano così tanti risultati in inglese, francese e tedesco e così pochi in italiano. Tra l'altro, in generale un collezionista italiano di radio d'epoca se ne fa ben poco dei bellissimi siti americani o inglesi, a parte la curiosità e il piacere di ammirare belle immagini. Comunque, inseguendo link, segnalazioni, scoperte casuali e ramificazioni varie alla fine ho potuto collezionare un elenco di tutto rispetto di pagine web perfettamente attive, ben strutturate e degne di un bookmark (vedi per esempio quelle che ho aggiunto nella pagina dei link). Insomma, c'è un grande lavoro. Il problema, a mio avviso, risiede in una sorta di mancanza di professionalità che pervade la rete italiana: molte pagine vengono create e abbandonate, moltissime vengono curate ma non pubblicizzate a sufficienza, per cui restano poco fruibili e spesso introvabili. Altre cambiano nome, indirizzo e aspetto per cui diventa impossibile stargli dietro. Altre promettono per mesi aggiornamenti che non arrivano mai. Tutto ciò certamente non rafforza la fiducia nell'utente e nel visitatore casuale, e lo convince che in fondo internet non sia una cosa seria.

10 settembre 2001 - Il libro è in distribuzione

Dopo circa un anno e mezzo dal concepimento dell'idea iniziale, il manuale sul restauro delle radio d'epoca è finalmente disponibile per chi lo vuole leggere, utilizzare, criticare. A volte, quando si sente parlare di "fatica" a proposito di un'opera di qualunque genere, libro, film o altro, si è portati a credere che il termine sia esagerato, usato a sproposito. Invece, vi assicuro che si tratta proprio di una fatica. Spero di ricevere molte critiche, in modo da poter avviare quanto prima una seconda edizione arricchita e corretta grazie al contributo di tutti. Ringrazio fin d'ora quanti vorranno provare a leggerlo. Radio Antiche - Tecnica, riparazione, restauro. Di Leonardo Mureddu. Mosè Edizioni.

3 settembre 2001 - Primo bilancio

Di rientro dalle ferie, a distanza di cinque mesi dall'avvio di questo sito, ci sentiamo in vena di tentare un primo bilancio. Le Radio di Sophie è nato un po' per caso, così come sono nate per caso le altre iniziative, i cd di schemi, il libro che pare che stia uscendo adesso, le pagine sulle radio a cristallo e tutte  le altre cose si possono già vedere e le altre che appariranno tra breve. Dobbiamo confessare che un simile successo non ce lo saremmo mai aspettati. Il numero delle visite, le annotazioni sul Libro degli Ospiti, gli interventi sul Forum e tutta la corrispondenza privata ci incoraggiano a proseguire su questa strada. L'idea iniziale era quella di realizzare delle pagine ad alto contenuto tecnico, come quelle delle vecchie riviste come "RadioPratica", scomparse ormai da anni, nelle quali si trovavano progetti per principianti (ricevitore con un solo transistor...), ma anche progetti ambiziosi (una supereterodina a 5 valvole in scatola di montaggio...), articoli tecnici (come funziona un FET...) ed un pizzico di scienza (onde radio dal Sole...). Il tutto scritto ed illustrato un po' "alla buona", badando più alla sostanza che alla forma. Ci siamo riusciti? Noi almeno ci stiamo provando. Certo, un sito web non è come una rivista, che esce ogni mese con le sue cento pagine tutte nuove, e ogni mese ti presenta cento pagine bianche da riempire; questo è un contenitore che si riempie continuamente e continuamente cresce, ma tende ad invecchiare con una rapidità sorprendente. Le "novità" di oggi domani saranno cose "già viste",  inutili. Insomma, si tratta di un gioco nuovo, con le sue regole precise che bisogna imparare e soprattutto rispettare. Intanto ringraziamo tutti quelli che ci stanno seguendo e ci stanno dando fiducia in questa fase iniziale. Leonardo e Stefania

 

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