- Le Radio di Sophie -

Onde Medie nel 2021

Sono passati ormai 17 anni dall'inizio dello spegnimento dei ripetitori in Onde Medie in Italia.

Leonardo Mureddu 05/21

Era il 1 maggio del 2004: me lo ricordo come fosse oggi. La Rai diffonde un comunicato laconico e inappellabile: le Onde Medie chiudono. Con buona pace degli affezionati ascoltatori proprietari delle vecchie radio a valvole. D'altronde una esigua minoranza. Da allora il programma di spegnimento č andato avanti sia in Italia sia in Europa e nel resto del mondo. Notizia di oggi č la chiusura di numerose stazioni storiche della BBC inglese:

Il fatto che anche la conservatrice BBC stia "decommissionando" i trasmettitori AM, compreso lo storico ad onda lunga (Radio 4 sui 198kHz), fa capire la situazione in cui ci troviamo, noi appassionati della vecchia tecnologia. Anche le FM non hanno una lunga prospettiva di sopravvivenza, tanto che sono giā programmate le chiusure totali in Norvegia e in Svizzera, e anche in qualche parte del NordEst Italiano, dove la copertura con la radio digitale (DAB) sta procedendo rapidamente verso il 100%.

Da poco, come tutti gli anni, alcuni studenti di vari licei italiani mi hanno rivolto la classica richiesta: progetti e materiali per cosruire semplici radio a cristallo da presentare alla maturitā. Niente di pių facile in altri tempi, ora sono costretto a rispondere crudamente di lasciar perdere, dato che questi progetti sarebbero destinati per la maggior parte al fallimento, in assenza dei segnali forti e onnipresenti delle vecchie trasmissioni.

La situazione attuale, rilevata su Wikipedia, č la seguente per quanto riguarda le trasmittenti RAI che diffondono i programmi di Radio1 (Canale Unico):

Come si vede sono solo 12, non coprono il territorio e alcune operano con potenze veramente minime. Provate ad ascoltare qualcosa nelle regioni dell'Italia centrale o meridionale.

E' vero che c'č stata pochi anni fa una "riapertura" con una legge del 2018 che bandiva l'assegnazione di 86 frequenze per operatori privati, ma non mi pare che abbia avuto un gran successo, e infatti al giorno d'oggi la situazione č quella che si trova nella pagina di Wikipedia che ho giā citato, e che riporto qui. Mi piacerebbe sapere quanti dei lettori de Le Radio di Sophie abbiano esperienza di ricezione di queste trasmissioni private. Purtroppo in Sardegna ancora non ve n'č nessuna.

Intanto la radio digitale si diffonde: č interessante vedere che il DAB opera anche sulle frequenze su cui anni fa era possibile ricevere il Primo Canale televisivo (VHF Banda III): casualmente esistono degli apparecchi FM degli anni '60 con il tasto "TV" per ricevere l'audio delle trasmissioni televisive in Banda III. Chissā che non si possa utilizzare quel segnale per mandarlo a un decoder DAB e "digitalizzare" la vecchia radio a valvole... scherzo naturalmente.

Poi c'č il DRM, figlio di un consorzio ultraventennale che stenta a decollare nel mondo occidentale. Utilizza proprio le bande delle vecchie AM per trasmettere in digitale. Un tempo si parlava di "coesistenza" democratica tra analogico e digitale sulle onde medie e corte: ora pare che quel discorso sia saltato e che sarā una semplice sostituzione come sta avvenendo in alcuni paesi della Russia orientale.

Tornando alle nostre vecchie radio anteguerra in AM, e alle care "galene", credo che l'idea di qualche anno fa, quella dei microtrasmettitori, vada ripresa e ampliata. Probabilmente dovremmo riprenderci la banda, noi che la sapremmo valorizzare, realizzando e operando dei trasmettitori non troppo piccoli da usare in ambito per esempio di quartiere o di plesso scolastico o museale, in modo da creare delle oasi nelle quali la vecchia tecnologia possa riacquistare vitalitā. Penso per esempio a una stazione radio scolastica che si possa ricevere in cuffia con ricevitori autocostruiti. Forse dovremmo far qualcosa ora, prima che sia troppo tardi. Ragioniamoci sopra.

L.M.

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