Tecnica - Le Radio di Sophie - Technics

Progetto FMagic: aggiungere le FM a un ricevitore AM

Terza parte: aggiunte, suggerimenti, errori

L. Mureddu

Errori ed omissioni

Cominciamo subito dagli errori: Nello schema del convertitore frequenza/tensione si fa riferimento all'integrato 74LS121 (monostabile singolo), mentre l'integrato effettivamente montato è il 74LS123 (monostabile doppio) di cui si usa una sola sezione. Mi scuso di questa svista con quelli che sono corsi a comprare il 74LS121 e si sono accorti che era differente. Comunque il 74LS121 si può usare benissimo, basta cambiare i collegamenti ai piedini secondo lo schizzo che segue:

Non sono certo del valore della resistenza di timing (15kohm) perché non l'ho sperimentata ma solo calcolata dai data sheets.

A proposito di timing, come accennato nella pagina del progetto la durata del monostabile deve essere tale da coprire mezzo periodo della più alta frequenza locale. Questo dipende ovviamente dal valore della media frequenza del ricevitore. Quasi tutti i ricevitori prodotti dopo il 1938 hanno un valore di media frequenza compreso tra i 450 e i 470kHz, quindi adatti per i valori indicati nel progetto. Per ricevitori più antichi, che possono avere valori di media frequenza molto più bassi, per esempio 175 o anche 125 kHz, occorre modificare il valore della resistenza di timing aumentandola leggermente (6,2K invece che 5,6K), oppure del condensatore (120pF invece che 100).

Qualcuno mi ha chiesto la sigla del transistor usato come formatore d'impulsi. Nel mio prototipo ho usato un vecchio BC109 (trovato nel cassetto) ma credo che qualunque transistor NPN con frequenza di taglio superiore a 1MHz possa andar bene: per esempio BC547, BC548 o simili.

 

Altri suggerimenti

- Il collegamento al cursore del potenziometro per la sintonia (il PT2 dello schema) conviene effettuarlo dopo aver staccato il collegamento al cursore stesso. In questo modo si evita di sovrapporre il controllo manuale a quello proveniente dal convertitore F/V. In alternativa si può collegare la tensione di controllo non al cursore, ma all'estremo caldo, in modo da consentire una regolazione dell'estremità alta della banda ricevibile.

- per i segnali alternati da e per la radio si possono usare dei piccoli condensatori per disaccoppiare le componenti continue: 100pF per il segnale dell'oscillatore locale, 20nF per la bassa frequenza verso il potenziometro del volume.

- Qualche volta si possono innescare interferenze tra i vari componenti del sistema, il che può provocare il cattivo funzionamento del convertitore. Per questo è consigliabile effettuare un primo montaggio con tutti i pezzi separati e alimentati separatamente, per procedere eventualmente a montaggi più compatti quando si è certi del funzonamento.

- Il prototipo mostrato è alimentato a pile. Ovviamente si può ricavare l'alimentazione dalla tensione dei filamenti delle valvole, raddrizzandola e stabilizzandola. Attenzione però perché il convertitore funziona con 5-6V, mentre il ricevitore FM funziona con 3V. Questa doppia alimentazione serve per ottenere il massimo dell'elongazione della tensione di controllo.

- Non dimenticate che le radio a valvole sono sottoposte a tensioni elevate, e che spesso gli isolamenti non sono sufficienti a garantire la sicurezza. Questo vale tanto per la nostra incolumità, quanto per quella dei delicati componenti a stato solido che costituiscono il convertitore FM.

 

Se hai suggerimenti, commenti, proposte di miglioramento o vuoi segnalare un errore scrivimi pure al solito indirizzo: pubblicherò in questa pagina gli interventi più significativi. Grazie!

 

Quarta parte (appendice)

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