Radio a cristallo e dintorni - Le Radio di Sophie - Crystal sets

Parliamo della Bigriglia

Leonardo Mureddu

In questa pagina tratto brevemente la teoria delle valvole bigriglia che ebbero una certa fortuna verso la fine degli anni '20, e presento un semplicissimo ricevitore a reazione che fa uso di una comunissima valvola, ma usata in configurazione "bigriglia"...

La bigriglia nasce come evoluzione del triodo. Nella pagina riprodotta qua sotto, tratta dal Vademecum del Marconista del 1943, la valvola è descritta in modo semplice ed efficace:

In pratica, una bigriglia può funzionare con una bassissima tensione anodica, anche di soli 9 o 12V, anzi, con tensioni elevate non funziona proprio. Queste valvole, come dicevo, ebbero una certa fortuna specie in Francia negli anni '20. Poi furono abbandonate e dimenticate, con l'avvento dei pentodi e delle valvole moderne. Ne parla il Ravalico nel suo Primo Avviamento alla conoscenza della Radio, II edizione (1943), nel quale suggerisce alcuni semplici schemi di ricevitori a una o due valvole bigriglia, che evidentemente in quel periodo ancora si trovavano in commercio. Nella figura qua sotto è riportato uno degli schemi di Ravalico. La valvola consigliata è la A441N della Philips o equivalente.

Da notare la bassa tensione anodica (9V) e l'uso "invertito" delle griglie: la seconda viene usata come griglia controllo. La prima funge da "acceleratrice" per gli elettroni e si chiama "griglia di campo". Per il resto, un comune ricevitore a reazione con rivelazione a falla di griglia.

Saltando ai "giorni nostri", verrebbe voglia di sperimentare con queste simpatiche valvole, se solo si potessero trovare. Ma ahimè sono rare ormai, e quelle poche sono troppo preziose per metterle a rischio in montaggi sperimentali, dato che servono come ricambi per le supereterodine della prima generazione.

Recentemente, però, mi sono ricordato di un articolo che lessi tempo fa, che suggeriva un modo di utilizzare i pentodi "moderni" in configurazione bigriglia. Purtroppo mi sono perso l'articolo e la fonte, ma ricordo bene il succo del discorso. L'autore sosteneva che un pentodo per RF/IF può funzionare come bigriglia, purché abbia la griglia di soppressione non collegata internamente, ossia così (questa è una 6BA6, ma potrebbe andare anche una EF89, una 6SK7 o qualunque altra simile):

Dopodiché, secondo l'autore, è sufficiente collegare insieme le prime due griglie (piedini 1 e 6 in questo caso) e usare la terza griglia come controllo (pin 2), sottoalimentare il filamento (p.es. 4 V invece di 6,3) e alimentare placca e "griglia di campo" con 9-12V, per sintetizzare un'ottima bigriglia. Dopo tanto tempo ho deciso di provare, approfittando di un pomeriggio libero e del gran caldo. Ho usato una 6BA6 (EF93) giusto perché è la prima che mi è capitata a tiro. Per provare ho modificato un vecchio prototipo di ricevitore a reazione, nel quale era già presente una bobina di sintonia e uno zoccolo a 7 piedini. Ho realizzato un piccolo alimentatore stabilizzato a doppia tensione: 12V per l'anodica e 5V per il filamento:

Lo schema del ricevitore è molto simile a quello del Ravalico, a parte il fatto che per la reazione ho utilizzato una bobina ad accoppiamento variabile (tickler) al posto di un condensatore:

Da notare il reostato a filo da 30 ohm per la regolazione della tensione di filamento. Questo è importante per fare gli esperimenti. Il condensatore variabile è da 220pF. Il risultato del montaggio è visibile qua sotto (tanto per dimostrare che l'ho fatto veramente...):

Si possono notare da sinistra le due boccole per la cuffia, la manopola di sintonia, la presa d'antenna e il reostato per il filamento. La bobina, come si vede, è avvolta su un cilindro di cartone (50mm) e ospita al suo interno la bobina di reazione orientabile. I dati per la realizzazione sono: primario 20 spire da 0.5mm, secondario 80 spire da 0.5mm; reazione 60 spire da 0.2mm nel cilindretto interno. E' abbastanza visibile il sistema usato per la regolazione della reazione. Nulla vieta ovviamente di seguire altri schemi, per esempio quelli del Ravalico. Ripeto, ho usato questo schema perché era tutto quasi pronto.

Al momento del collaudo, dopo aver calzato la cuffia e acceso l'apparecchio ho regolato il reostato per una tensione di 4V di filamento. In queste condizioni la corrente è debole e il filamento non si illumina neppure. Prima ancora di collegare l'antenna ho provato a toccare con un dito il terminale di griglia, e ho potuto sentire un confortante ronzio in cuffia. Con un'antenna di 5 metri e la terra ho ottenuto la ricezione della locale (Radio1), e ho potuto dosare la reazione fino all'innesco, segno che la valvola lavora pienamente nonostante la bassissima tensione anodica. Ho provato anche a portare l'anodica a 9V, notando una piccola diminuzione della sensibilità, e una certa variazione si nota variando la tensione di filamento tra 3.5 e 5V. Insomma, funziona. Come controprova ho tolto il collegamento alla griglia di campo e ho collegato la valvola in modo convenzionale: in entrambi i casi non ho ottenuto alcuna ricezione.

Volendo si può aggiungere uno stadio amplificatore di BF, sempre con una 6BA6 "bigriglia" e provare l'ascolto in altoparlante. Un'altra prova da fare è quella di sostituire questa valvola al posto di una vera bigriglia, mediante un adattatore, e vedere se può sostituire pienamente l'antenata. Potrebbe essere una buona idea per rimettere in funzione tante vecchie radio...

(L.M. 07/11)

Torna alla Pagina dei Ricevitori a cristallo

Torna alla pagina principale