Radio a cristallo - Le Radio di Sophie - Crystal sets

Accoppiatore per bobine anni 20/30

Un progetto di Luciano Loria

Per la realizzazione dell’accoppiatore occorre questo materiale: (Fig. 1) 

  • 1  tubo di cartone diametro 9 cm x 6 cm d’altezza;

  • 1  tubo di cartone diametro 6 cm x 4 cm d’altezza;

  • 1  asse metallico o di legno diametro 6 mm x 12 cm circa di lunghezza;

  • 1  pezzo di compensato da 10 x 10 cm x 5 mm spessore;

  • 1  assicella di legno 15 x 15 mm x 20 cm circa di lunghezza;

  • 1  rotella di legno di faggio diametro 20 mm x 6 mm di spessore;

  • 1  perno metallico 2 mm diametro x 15 mm lunghezza;

  • 4  viti da legno 2,5 x 16 mm;

  • 5   bulloncini 3 MA x 10 mm con dado;

  • 5   rondelle 3 MA;

  • 15 m circa di filo di rame smaltato diametro 0,5 mm;

  • 5   m circa di filo di rame smaltato diametro 0,3 mm;

  • 5   capicorda diametro 3 mm x 12 di lunghezza;

  • alcune rondelle isolanti in carta.

Per iniziare occorre procurarsi i tubi del diametro indicato; sebbene, oggi non ci sia alcuna difficoltà a ricavarli da qualsiasi contenitore cilindrico di plastica, è invece opportuno, per restare nello spirito degli appassionati hobbysti anni 20/30, realizzare in cartone i supporti per le bobine.  Tubi di cartone di ogni genere se ne trovano dovunque, ad esempio, si possono richiedere presso i negozi che vendono stoffe e tende a metraggio: sono le anime cilindriche dove sono avvolte le tele; sarà, tuttavia, difficile trovarli del diametro richiesto. Per questo motivo  e poiché i cilindri di cartone, che possono utilizzarsi, sono già presenti in ogni casa, vediamo come realizzare i supporti per le bobine con i tubi di cartone della “carta igienica” e del “panno da cucina”. (Fig. 2) Questi tubi sono costruiti, industrialmente, utilizzando lunghe strisce di cartoncino di 7 cm circa di larghezza, avvolte a spirale su di un’anima cilindrica del diametro voluto. In questa maniera si evita la formazione dello scalino interno ed esterno dovuto allo spessore del cartoncino.  Quindi, basta riaprire il cilindro ritagliando lungo la giunzione. (Fig. 3) Si ottiene, così, una spirale di cartone che si  avvolgerà su di un’anima cilindrica di diametro leggermente inferiore al richiesto, da chiudere con una striscia di cartoncino presspan o bristol fermata con normale colla vinilica. Ritagliare, infine, il settore circolare dell’altezza desiderata. (Fig. 4).

L’accoppiatore è formato da tre bobine: sintonia, antenna, reazione. La bobina di reazione è quella che richiede maggior impegno, infatti mentre le altre due stanno ferme, questa , avvolta sul tubo più piccolo, deve poter ruotare internamente al tubo da 9 cm tramite una manopola esterna. Prima di procedere all’avvolgimento è quindi necessario trovare un sistema, pratico ed efficace, perché la bobina di reazione possa ruotare facilmente all’interno delle altre due.

Procedere dunque in questo modo: praticare due fori, diametralmente opposti, da 6 mm di diametro, sia sul tubo da 9 cm sia su quello da 6 cm. Sul tubo da 9 cm forare a circa 2 cm dal bordo superiore, sul tubo di reazione forare esattamente a metà altezza. Ritagliare, dall’assicella di legno, due settori circolari aventi diametro uguale al diametro interno della bobina di reazione ed altri due con diametro uguale al diametro interno della bobina di sintonia. (Fig.5)  

Ogni foro sarà rinforzato con un settore circolare, forato anch’esso al centro e adattato perfettamente ed incollato all’interno dei tubi, per permettere all’asse da 6 mm di diametro di poter ruotare agevolmente. (Fig.6)  

Controllare, montando provvisoriamente il tubo di reazione sul suo asse ed inserendolo all’interno del tubo di sintonia, che possa ruotare senza attrito e che ci sia gioco sufficiente. (Fig.7)

Procedere infine ad avvolgere la bobina di reazione in questo modo: dividere esattamente a metà il filo occorrente da 0,3 mm di diametro, a circa 1 mm dal bordo del foro, praticato al centro, iniziare ad avvolgere 15 spire, sempre nello stesso senso dei primi due avvolgimenti e fermare la fine tramite una vite, munita di capocorda, fissata al supporto interno di legno.

Scavalcare con il filo il foro da 6 mm e, stando sempre a circa 1 mm dal bordo, procedere avvolgendo le restanti 15 spire con l’altra metà del filo.

Fermare il capo del filo tramite una vite con capicorda, fissata al supporto interno di legno; affinché le spire restino unite stabilmente spalmarle una o due volte di colla vinilica; non sarebbe male verniciare la bobina, così ultimata, con una o due mani di flatting o gommalacca. (Fig.8)

La bobina di sintonia è avvolta sul tubo da 9 cm di diametro, avvolgendo 40 spire di filo di rame da 0,5 mm; le spire devono essere tutte unite, una vicina all’altra e ben strette. L’inizio e la fine dell’avvolgimento  fanno capo alle viti con dado 3 MA che stringono i capicorda; iniziare ad avvolgere a circa 1,5 cm dal bordo inferiore del tubo. (Fig. 8)

La bobina d’aereo o d’antenna va eseguita sulle prime spire della bobina di sintonia. Porre una striscia di carta sulle prime 10 spire dell’avvolgimento di sintonia per garantire l’isolamento e facilitare il nuovo avvolgimento, sempre nel medesimo senso della prima bobina e con lo stesso filo, avvolgere 8 spire. L’inizio di questa seconda bobina sarà comune all’inizio della prima, la fine andrà connessa alla terza vite 3 MA con dado, munita del solito capocorda. (Fig. 9)

Inserire la bobina di reazione all’interno del tubo più grande e far passare attraverso i fori l’asse per il suo comando bloccandolo, nella posizione più conveniente, tramite una vite passante sul secondo supporto interno di legno. (Fig. 10)

Esternamente, fissare la rotella di legno, opportunamente sagomata e forata al centro, ed il perno di fermo perché si possa avere una rotazione di circa 90°, sia a sinistra sia a destra, della bobina di reazione rispetto alla bobina di sintonia e d’antenna. Interporre fra rotella  e avvolgimento due rondelle isolanti di carta.

Per bloccare stabilmente l’accoppiatore al telaio della radio, incollare un disco di compensato sul fondo della bobina di sintonia e praticare due fori per il passaggio delle viti di fissaggio.

  luciano.loria@gmail.com

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