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Note -
Le
Radio di Sophie - Notes
Il problema dei
siti web
Dalla
nascita di questo sito è passato quasi un quarto
di secolo. Molte altre realtà del web sono nate
- e morte - in questo lungo tempo. Molte
abitudini sono cambiate. Nel 2001 i telefoni
cellulari non avevano ancora la fotocamera, gli
smartphone arriveranno quasi dieci anni
dopo, e così pure i social network.
Dunque, tutto passava attraverso il computer di
casa o d'ufficio, fisso o portatile. Il
browser con i suoi bookmark
costituiva l'ambiente di esplorazione, con una
bella finestra da almeno 1024x768 pixel dove era
possibile leggere testi lunghi con illustrazioni
e schemi: quasi una rivista o un libro. Tutti i
contenuti erano piuttosto statici: Youtube
non aveva ancora conquistato il mondo con i suoi
miliardi di video, creando una nuova
professione: youtuber. L'email
costituiva l'unico strumento di comunicazione
diretta, e corrispondeva alla lettera
cartacea, nel senso che non richiedeva una
lettura e una risposta immediate, ma permetteva
ai corrispondenti di prendersi il loro tempo per
leggere e organizzare una risposta. Esisteva già
l'e-commerce, ma non tutto era a
portata di clic.
D'altra parte la connessione ADSL non
era sempre presente, né era velocissima. La
fibra arriverà molto dopo.
In
quell'ambiente è nato Le Radio di Sophie.
Un sito creato in HTML puro, ossia,
come si dice oggi, "statico". E da allora è
rimasto così, sempre più complesso e intricato,
ma ricco di informazioni e di storia, e basato
sul dialogo lento e meditato tra autori e
lettori, e su una serie di aggiornamenti quasi
settimanali (basta scorrere l'elenco delle
novità
per rendersi conto). Un forum ben
frequentato consentiva di intavolare e
sviluppare discussioni anche complesse.
Nel frattempo però il mondo esterno cambiava,
soprattutto a causa (o per merito) del
dispositivo che tutte/i abbiamo in tasca o in
borsa. Sembrerebbe una conquista, e infatti lo è
in termini di velocità e portabilità, ma lo
smartphone, per quanto grande possa essere,
non è fatto per scorrere attraverso lunghe
pagine di testo, e costringe l'informazione su
colonne strette e piccole finestre che per forza
devono essere sintetiche, e impedisce la visione
d'insieme di immagini complesse, come gli schemi
delle radio.
Inoltre
è invalsa l'abitudine alle notifiche.
Che tu lo voglia o no, una squadra di algoritmi
ti propone contenuti spesso
accattivanti, sotto forma di brevi reel
o meme che usano un tono molto
assertivo per convincerti a visitare questo o
quel sito commerciale online, con la speranza di
venderti qualcosa. Tutti, infatti, vogliono
vendere qualcosa. Il web è diventato una specie
di televendita degli anni '80, trasformata in
chiave terzo millennio, ma frequentata dalle
stesse persone che parlano con voce altissima,
indicano te attraverso lo schermo e ti
ingiungono di mangiare - o non mangiare - una
certa cosa, di utilizzare un certo metodo per
fare una certa cosa, e ti implorano (perché per
loro è importante) di seguirle e di
mettere un like sul loro contenuto.
Infine, sono cambiati i
motori di ricerca. Non sono più "onesti" come
allora, quando non erano mossi dal business.
La diffusione dell'informazione era basata su
alcune semplici regole che ti permettevano di
scalare le graduatorie di visibilità e ti
portavano nelle prime righe dei risultati senza
dover fare altro che mantenere un buon tasso di
aggiornamenti (sito "attivo") e una buona
qualità di contenuti nel tuo settore (sito
"competente"). Una volta che eri in alto, le
visite aumentavano e consolidavano i risultati
di "ranking" (sito "trafficato"). Oggi tutto ciò
non vale più, dato che gli sponsor sono sempre
ai primi posti, e i motori di ricerca usano
altri strumenti per trovare e proporre
contenuti. Per non parlare dell'Intelligenza
Artificiale, che crea contenuti verosimili e
fornisce risposte altrettanto verosimili, ma non
sempre corrette.
Non so se l'avete notato, ma
da molti anni non stanno più nascendo nuovi siti
dedicati al collezionismo di nicchia, come
quello della radio d'epoca. Tutto il traffico di
informazioni è affidato a gruppi inseriti nei
vari social network, tra i quali il vecchio
Facebook sta via via perdendo colpi, in
quanto più rivolto ai contenuti testuali
piuttosto che a quelli multimediali. E,
comunque, è difficile riuscire a mantenere un
dialogo tra appassionati, quando c'è sempre di
mezzo un algoritmo che mostra e nasconde a suo
giudizio, arrivando a sentenziare quali siano i
commenti più pertinenti a un post.
Nonostante tutto ciò, noi
abbiamo deciso di restare attivi e di mantenere
online tutta l'informazione che abbiamo
pubblicato in questi anni. Ci costa un pochino,
dato che il canone di abbonamento per il dominio
è più che quadruplicato dall'inizio
dell'attività. Ogni tanto abbiamo la
soddisfazione di accogliere qualche nuovo
utente, che annuncia di averci trovato "per
caso" e ci fa i complimenti. Tanti ci chiedono
schemi, scale parlanti e consulenze, e alcuni
ancora sono interessati alle nostre raccolte su
cd/dvd. Pochi, purtroppo, hanno voglia di
sperimentare con antenne e componenti vari, ma
quando capita è una boccata d'ossigeno. Insomma,
continuiamo a esistere, con la nostra esperienza
e la vecchia passione per la Radio e per le
tecnologie del secolo scorso.
Un caro saluto a tutti, in
particolare a coloro che hanno letto questa
pagina fino in fondo!
(L&S ottobre 2025)
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