Tecnica - Le Radio di Sophie - Technics

Amplificatore B.F. - Signal Tracer

a valvole con sonda RF

 di Luciano Loria

La ricerca sistematica dei guasti in un radioricevitore è possibile in due modi: applicando un segnale esterno ai vari stadi che compongono la radio e ascoltando in altoparlante la nota relativa amplificata, oppure prelevando i vari segnali, presenti nel circuito, e inviandoli ad un amplificatore per accertarsi che vengano uditi in altoparlante. In effetti i due sistemi si equivalgono, nel primo caso occorre un generatore di segnali a R.F. per il controllo degli stadi precedenti il rivelatore, ed un generatore di B.F. per gli stadi successivi.Qualunque oscillatore modulato, anche modesto o proveniente dai vari corsi per corrispondenza, è in grado di soddisfare alla bisogna, addirittura è possibile utilizzare un semplice multivibratore miniaturizzato per ottenere sia la nota a R.F., sia la nota di B.F., ma questo argomento verrà analizzato in altra occasione. Nel secondo caso, occorre un comunissimo amplificatore B.F. ( potrebbe essere anche un normale apparecchio radio commutato su Fono) a cui si applicheranno, via, via, i vari segnali presenti nel radioricevitore sotto esame. Viene, quindi, proposta la costruzione di un apparecchio che permetta tale tipo di controllo.

La figura qua sotto è lo schema, abbastanza convenzionale, di un amplificatore in B.F. da 2 watt che utilizza il tubo Noval ECL82 ed il raddrizzatore EZ81. La parte Triodo della valvola ECL82 funziona da preamplificatore, la seconda, il Pentodo, funziona da amplificatore finale. Il potenziometro P1, regolando l’ampiezza del segnale applicato alla griglia controllo del triodo, assume la funzione di controllo di volume; il condensatore C26 da 10 nF / 630 Vl garantisce l’isolamento dalle alte tensioni anodiche presenti nei vari punti di controllo. La polarizzazione catodica è affidata a R28 e C27, R30 costituisce il carico anodico e determina l’amplificazione dello stadio e la banda delle frequenze amplificabili ( da 120 Hz min. a 9000 Hz max.); R37 e C34 (sull’alimentatore) hanno funzione di filtro di disaccoppiamento dello stadio preamplificatore da quello amplificatore di potenza. Tale filtro è necessario per due scopi: il primo, per ottenere un maggior filtraggio della tensione anodica ad evitare che il ronzio d’alternata residuo, attraverso C28 ed R31, possa giungere alla griglia 3 del tubo finale di potenza e, amplificato, produrre il classico ronzio nell’altoparlante; il secondo, evitare accoppiamenti tra stadio finale e preamplificatore che porterebbero ad inneschi di oscillazioni o distorsioni.

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C28 da 22nF trasferisce il segnale preamplificato dall’anodo del triodo alla griglia controllo del pentodo, il collegamento a massa della griglia è garantito da R31, la polarizzazione di catodo del pentodo è affidata a R33 e C29. R32, sulla griglia controllo, e R34, sulla griglia schermo, occorrono per evitare auto-oscillazioni (soprattutto alle alte frequenze della banda passante) che potrebbero avvenire in dipendenza dell’alta amplificazione del tubo ECL82. Infine, sul circuito di placca del pentodo è inserito il primario del trasformatore d’uscita cui è applicata la massima tensione anodica. Ancora, si noti il circuito di controreazione collegato tra l’altoparlante e la resistenza R29, sul catodo del triodo) che permette l’inserzione dei filtri (costituiti da resistenze e capacità) per l’attenuazione dei toni alti e l’esaltazione dei bassi. Per gli scopi che ci siamo prefissati (uso come Signal tracer), tale circuito potrebbe risultare inutile o quanto meno superfluo, va detto, però, che nessuno ci vieta d’utilizzare l’amplificatore per il suo originario uso: la riproduzione di suoni, parole, musica; in tal caso la presenza dei controlli di tono è necessaria.

A questo punto sorge un altro problema: poiché il Signal Tracer altro non è che un amplificatore di B.F., come riuscire a sentire anche i segnali presenti a monte del tubo rivelatore della nostra radio? Tali segnali, sappiamo che sono di frequenza elevata, quindi non udibili, per questo occorre dotare il Signal Tracer di un accessorio: la sonda a R.F. o probe R.F. 

 

 

 

 

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